O indeprecabile forza, a te il fatuo
Gregge, che d’arbitro voler pompeggiasi.
Superbamente stolto.
40Volga ribelle il volto.
Non io: tra bronzei fini tu l’anime
Serri: tu al vario tutto, con gemino
Vallo, onde viva e regni,
44Campo infallibil segni.
Quivi alla provvida luce s’ingemmano
Dell’alma i vividi fiori; sorridono
Feconde all’aure amiche
48Le indomite fatiche.
Ma se de’ claustri dovuti il limite
Tu sforzi, oh flebili sconfitte, oh inutili
Vanti, oh pensier smarrito
52Nel baratro infinito!
Dove, o terribile Còrso, i tuoi fulmini?
Dove gl’innumeri trofei? Qua! popolo
Di tua virtù superba
56Un vital frutto serba?
Suonano al vacuo ètera, a’ secoli
Suonano gemiti le tue vittorie:
Tra sanguinosi mari
60Tu, bieco astro, scompari.