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Pagina:Le poesie religiose.djvu/28

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22 POESIE RELIGIOSE

Ma bello e giovine sempre dall’umile
     Bottega affacciasi Franklin: irradia
               L’accorta indole onesta
               64La venerenda testa.

A lui non aurea sorte, non impeto
     D’armi, non furie civili accrebbero
               Lo stato; a lui non fiero
               68Studio acuì il pensiero:

Ma con longanime cura i selvatici
     Germi dall’animo sterpando, e d’utili
               Veri arricchendo il petto
               72Solo al dover soggetto,

Di virtù all’ultime cime il più candido
     Fior colse; e libero poi ch’ebbe l’animo,
               E sè in sè stesso vinse,
               76Gli altri a francar si accinse.

Oh veglie, oh strenue lotte, oh magnanimi
     Sensi e in detti umili saggezza altissima,
               Oh intemerato core,
               80A cui fu tutto amore!

Ecco, al tuo placido capo s’avventano
     Dell’aria i fulgidi mostri, ma innocua
               Sotto al tuo piè ruina
               84La folgore divina.