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Pagina:Le poesie religiose.djvu/97

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EX UMBRA IN SOLEM 91


Pur fra l’ombre affannose, ove le incerte
     Stirpi con legge indeprecata incalza
     Nèmesi, come face in su deserte
                    40Macerie, s’alza

La Conscienza; e quanto più il conflitto
     Si propaga degli anni, essa più splende,
     Cresce all’aure nemiche, e al ciel con dritto
                    44Vertice tende.

Salve, o del tempo e della pena figlia,
     Faticosa possanza, intimo sole
     Che per l’onde e la notte, in cui periglia
                    48La mortal prole,

Fughi gli errori serpentosi e l’adre
     Furie veglianti alle cercate rive,
     Per te, di generose opere madre.
                    52Carità vive;

Per te il diritto e la giustizia, tua
     Gemina stirpe, in fra’ mortali han voce;
     L’acre umano pensier, poi che s’intua,
                    56Gitta la croce,

E per la gloriosa erta alle cime
     Dell’Ideal, che in te s’accende e spira,
     Ansando assorge, e alle ragioni prime
                    60Giungere aspira.