Pagina:Le private istituzioni economiche, educative e di beneficenza pubblica dell'Alsazia all'esposizione universale del 1867.djvu/41

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Avere in caso di malattia un sussidio che supplisca in qualche modo il salario, e preservi la famiglia dalla miseria e dalla vergogna, potere avere la cura dei medici e i medicinali per la guarigione, avere nel caso di cronicismo un conveniente compenso e nella vecchiaia e nell’impotenza un appoggio sicuro; sono questi gli utili fini che si propongono queste belle istituzioni di previdenza che abituano l'operaio ad una costante regola di economia che giova a sè e agli altri suoi consociati, e che sono destinate, fra le tante altre, a fare la cura preventiva della miseria nelle civili Società1.

  1. Bensì questi importanti risultati si subordinano a certe condizioni nella dichiarazione dei diritti e doveri dei soci, nella distribuzione del soccorso e nella amministrazione, le quali ove non siano attese e rispettate, vien tradito il fine, rovinata l'istituzione: occorre cioè fissare una giusta proporzione fra il contributo e il sussidio, qual proporzione si rileva dallo studio delle leggi di malattia e di mortalità. Gli inglesi Dott. Price, Oliphant, Finlaison composero di siffatte tabelle di mortalità e infermità, che sebben poscia corrette dall’Ansell e dal Neison sopra 1,147,000 osservazioni, pure non portarono a risultati molto precisi e completi. Forse migliori sono le due francesi dall'Hubbard e del Deboutteville, il quale ultimo ha concluso che dai il ai 65 anni vi è probabilità