Pagina:Le rime di Lorenzo Stecchetti.djvu/415

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adjecta 383

SERENATA ELETTORALE



È notte. Il conte Gròsoli si desta
in una posa che non è ordinaria,
cioè coi piedi al posto della testa
     4e le reni per aria.

In camicia così, cogitabondo,
dice il rosario e medita l’impresa
di convertir, non che Ferrara, il mondo
     8ai dogmi della Chiesa;

quando, ad un tratto, ascolta per la via
un coro di lamenti e di preghiere....
Son fedeli che vanno in compagnia
     12cantando il Miserere!

Dio sia lodato! Il conte allor s’affaccia
al balcone in sottile abbigliamento
e, spalancando le gagliarde braccia,
     16grida: «o stelle, che sento?