Pagina:Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi.djvu/155

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favore di tenerla per qualche giorno, la Nena risposo che la signora Carlotta Falcetti l’avrebbe fatto con piacere. E dopo passati alcuni giorni, andetti con Costanza dai suddetti per fargli un complimento per l’incomodo che ancora gli davamo. La signora Carlotta e il marito Gaspare Falcetti e i due Catuffi, ci invitarono a non fare complimenti, dicendoci che non gli dava alcun fastidio. A ciò era presente anche Nena.1


XX.

(Di carattere della Diotallevi.)

Verzani


parrucchiere di S. M la regina di Napoli: è la persona che serve di spia al Comitato di quello che fa e dice la regina; paga una cameriera affinchè questa gli sappia dire se la regina scrive dei biglietti è a chi li scrive; se quali relazioni abbia con il suo marito; se a chi delle persone che riceve di sesso mascolino faccia più buone grazie; in particolare deve sopra tutto osservare quando ci va Antonelli, un tal padre dei Scalzetti; e il padre Bez generale dei Gesuiti.

Hanno avuto origine dalle sue relazioni le chiacchiere sparse in Roma che la regina madre abbia continue dispute con la nuora, è che in queste dispute usino le parole più grossolane, e che si diano scambievolmente quei titoli che usano darsi nelle liti le lavandaie; che più volte avendo avuto luogo queste dispute mentre erano in tavola, abbiano rovesciato piatti, bottiglie e ogni cosa.

La nomina data alla regina nei fogli liberali di Ammazza-gatti è venuta dalle sue relazioni, raccontando che la regina avendo un giorno preso il gatto, di non so qual persona appartenente alla famiglia di Antonelli, l’uccidesse con una pistolettata, e che poi fra la padrona del gatto e lei vi fosse una grandissima lite con parole in-

  1. Qui finisce, perchè manca un foglio intermedio.