Pagina:Leibniz - La Monadologia, 1856.djvu/33

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che noi appelliamo generazioni sono svolgimenti e accrescimenti; come ciò che nomiamo morte sono rinvolgimenti e diminuzioni.

74. I Filosofi furono sopramodo impacciati intorno alle origini delle forme, entelechie, o anime. Ma oggi mai dappoichè avvisaronsi per diligenti ricerche fatte sopra le piante, gl’insetti, e gli animali che i corpi organici della natura non sono prodotti da un caos e da una putrefazione, ma sempre per mezzo di semenze nelle quali era senza dubbio qualche preformazione; si è giudicato che non solamente il corpo organico vi fosse di già avanti la concezione, ma ancora un’anima in questo corpo, e in una parola, l’animale stesso: e che solo per mezzo della concezione fu quest’animale disposto ad una grande trasformazione per divenire un animale d’un’altra specie. Si vede quindi qualche cosa di assomiglievole fuori della generazione, come allorquando i vermi diventano mosche, e i bruchi farfalle (1).

  1. Che la generazione de’ viventi si formi dai semi, e dalle uova sembra confermato delle indagini de’ più recenti fisiologi, e segnatamente da Muller e da Ehemberg, il quale ha scoperto gli organi sessuali anche ne’ più minuti infusorj, che si credevano generati per eterogenia. Nondimeno è ancora troppo recente, e sarà sempre molto autorevole l’opinione di Burdach, il quale con profondi ragionamenti e vastissima erudizione sostiene la generazione spontanea. In quanto alla preformazione de’ germi innanzi all’atto generativo sembra omai ita in discredito presso i fisiologi; quantunque alcune recentissime esperienze microscopiche pubblicate in Inghilterra da Nelson nel 1852 e da Newport nel 1853 e in Germania da Bischoff e da Meissner nel 1854, dimostrando che gli spermazoi pervengono alle uova e vi entrano dentro, potrebbero invitare alcuni fantastici ingegni a ravvivare l’opinione di coloro, che riconoscevano in quegli animaletti la preesistenza dei germi.