Pagina:Leibniz - La Monadologia, 1856.djvu/38

Da Wikisource.

— 32 —

fezioni, seguendo la natura del puro vero amore, che fa prendere piacere alla felicità di ciò che si ama. Questo è ciò che muove le persone saggie e virtuose ad operare tutto quello, che pare conforme alla volontà divina presuntiva o antecedente, a frattanto contentansi a ciò che Dio fa accadere effettivamente per sua arcana disposizione conseguente e decisiva, facendo ragione che se noi potessimo intendere abbastanza l’ordine dell’universo, troveremmo che egli sorpassa tutti i desiderj de’ più saggi e che è impossibile di renderlo migliore di quello che è non solamente per tutto in generale, ma ancora per noi stessi in particolare, se noi siamo congiunti, come è d’uopo, all’autore del tutto, non solamente come all’architetto e causa efficiente del nostro essere, ma eziandio come nostro signore e causa finale, che deve costituire lo scopo supremo d’ogni voler nostro, e solo può fare la nostra felicità.