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a 275 trattato della pittura - parte terza 101

271. Delle membra che diminuiscono quando si piegano, e crescono quando si distendono.

Infra le membra che hanno giunture piegabili, solo il ginocchio è quello che nel piegarsi diminuisce la sua grossezza, e nel distendersi ingrossa.


272. Delle membra che ingrossano nelle loro giunture quando si piegano.

Tutte le membra dell’uomo ingrossano ne’ piegamenti delle loro giunture, eccetto la giuntura della gamba.


273. Delle membra degli uomini ignudi.

Fra le membra degli uomini ignudi che s’affaticano in diverse azioni, scoprano i loro muscoli quelle sole che sostengono la maggior fatica dell’operazione, e le altre sieno più o meno pronunziate ne’ loro muscoli, secondo che più o meno s’affaticano.


274. De’ moti potenti delle membra dell’uomo.

Quel braccio sarà di più potente e più lungo moto, il quale, essendosi mosso dal suo naturale sito, avrà più potente aderenza degli altri membri a ritirarlo nel sito dove esso desidera moversi. Come l’uomo a che muove il braccio col tratto c, e lo porta in contrario sito col moversi con tutta la persona in b.


275. De’ movimenti dell’uomo.

La somma e principal parte dell’arte è l’invenzione de’ componimenti di qualunque cosa; e la seconda parte è de’ movimenti che abbiano attenenza alle loro operazioni, le quali sieno fatte con prontitudine, secondo i gradi de’ loro operatori, così in pigrizia, come in sollecitudine; e che la prontitudine di ferocità sia della somma qualità che si richiede all’operatore di quella. Come quando uno debba gittar dardi, o sassi, od altre simili cose, che la figura dimostri sua somma disposizione in tale azione, della quale qui sono due figure in azione ed in potenza; la prima in valetudine è la figura a, la seconda è il movimento b; ma l’a rimoverà più da sè la cosa gittata che la b, perchè, ancorachè l’una e l’altra mostrino di voler trarre il loro peso