Pagina:Leonardo - Trattato della pittura, 1890.djvu/183

Da Wikisource.
a 305 trattato della pittura - parte terza 109

302. Quando è maggior differenza d’altezza delle spalle dell’uomo nelle sue azioni.

Quelle spalle o lati dell’uomo o d’altro animale avranno infra loro maggior differenza nell’altezza, delle quali il loro tutto sarà di più tardo moto; seguita il contrario, cioè che quelle parti degli animali avranno minor differenza nelle loro altezze, delle quali il loro tutto sarà di più veloce moto; e questo si prova per la nona del moto locale, dove dice: ogni grave pesa per la linea del suo moto; adunque, movendosi il tutto verso alcun luogo, la parte a quello unita seguita la linea brevissima del moto del suo tutto, senza dar di sè peso nelle parti laterali d’esso tutto.


303. Risposta contra.

Dice l’avversario, in quanto alla prima parte di sopra, non esser necessario che l’uomo che sta fermo, o che cammina con tardo moto, usi di continuo la predetta ponderazione delle membra sopra il centro della gravità che sostiene il peso del tutto, perchè molte volte l’uomo non usa nè osserva tal regola, anzi fa tutto il contrario, conciossiachè alcuna volta esso si piega lateralmente, stando sopra un sol piede, alcuna volta scarica parte del suo peso sopra la gamba che non è retta, cioè quella che si piega nel ginocchio, come si mostra nelle due figure bc. Rispondesi che quel che non è fatto dalle spalle nella figura c è fatto nel fianco, come sarà dimostrato a suo luogo.


304. Come il braccio raccolto muta tutto l’uomo dalla sua prima ponderazione quando esso braccio s’estende.

L’estensione del braccio raccolto muove tutta la ponderazione dell’uomo sopra il suo piede, sostentacolo del tutto, come si mostra in chi va con le braccia aperte sopra la corda senz’altro bastone.


305. Dell’uomo ed altri animali che nel muoversi con tardità non hanno il centro della gravità troppo remoto dal centro de’ sostentacoli.

Quell’animale avrà il centro delle gambe suoi sostentacoli tanto più vicino al perpendicolo del centro della gravità, il quale sarà di più tardi movimenti, e così di converso, quello avrà il centro de’ sostentacoli più remoto dal perpendicolo del centro della gravità sua, il quale sarà di più veloce moto.