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a 595] TRATTATO DELLA PITTURA — PARTE QUINTA 193

più oscuro. Provasi in una medesima ombra, perchè la sua parte estrema, che da una parte confina col campo bianco, pare oscurissima, e dall'altra parte dov'essa confina con sè medesima, pare di poca oscurità. E sia l'ombra dell'obietto bd fatta sopra dc, la quale par più nera in nc, perchè confina col campo bianco ce, che in nd, che confina col campo oscuro nc.


593. Dove sarà più oscura l'ombra derivativa.

Quell'ombra derivativa sarà di maggiore oscurità la quale sarà più vicina alla sua causa, e quelle che sono remote si faranno più chiare.

Quell'ombra sarà più spedita e terminata, che sarà più vicina al suo nascimento, e manco spedita è la più remota.

L'ombra si dimostra più oscura inverso gli estremi che inverso il mezzo suo.


594. Delle ombre.

Mai l'ombra avrà la vera similitudine del dintorno del corpo donde nasce, ancora che fosse sferica, se il lume non sarà della figura del corpo ombroso.

Se il lume è di lunga figura, la qual lunghezza si estenda in alto, le ombre de' corpi da quello illuminate si estenderanno in latitudine.

Se la lunghezza del lume sarà trasversale, l'ombra del corpo sferico si farà lunga nella sua altezza; e così per qualunque modo si troverà la lunghezza del lume, sempre l'ombra avrà la sua lunghezza in contrario intersecata ad uso di croce colla lunghezza del lume.

Se il lume sarà più grosso e più corto del corpo ombroso, la percussione dell'ombra derivativa sarà più lunga e più sottile che l'ombra primitiva.

Se il lume sarà più sottile e più lungo che il corpo ombroso, la percussione dell'ombra derivativa sarà più grossa e più corta che la primitiva.

Se la lunghezza e larghezza del luminoso saranno eguali alla lunghezza e larghezza del corpo ombroso, allora la percussione della derivativa ombra sarà della medesima figura ne' suoi termini che l'ombra primitiva.


595. De' termini che circondano le ombre derivative nelle loro percussioni.

Sempre i termini delle semplici ombre derivative sono nelle loro percussioni circondati del colore delle cose illuminate, che mandano i loro raggi dal medesimo lato del luminoso che illumina il corpo ombroso generatore della detta ombra.

L. da Vinci — Trattato della pittura. 25