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a 725] TRATTATO DELLA PITTURA — PARTE QUINTA 229

nono che dice: mai le parallele concorrono in punto, perchè ac bd son poste parallele, e se abbracciano di punto la metà dello sferico e le linee n m, che concorrono in punto l, esso punto non potrà mai vedere la metà dello sferico nel diametro suo cd.


723. Dell'occhio che per lunga distanza mai gli sarà occupata la veduta dell'ombra nell'ombroso, quando il luminoso sarà minore dell'ombroso.

Ma quando il luminoso sarà minore dell'ombroso, gli sarà sempre trovata qualche distanza, donde l'occhio potrà vedere l'ombra di esso ombroso. Sia opef il corpo ombroso, ed il lume sia ab, in che proporzione si voglia minore di esso ombroso; dico che mai si proibirà che l'occhio n, che sta di dietro al lume, non veda qualche parte ombrosa dell'ombra del corpo sferico ombroso, come mostra la rettitudine delle linee.


724. Dell'ombra dell'opaco sferico posto infra l'aria.

La parte dello sferico opaco sarà più ombrosa, che da maggior somma di oscurità sarà veduta. Sia l'obietto oscuro il piano dc, e l'emisfero luminoso sia dnc, ed il corpo sferico interposto infra il lume dell'emisfero e l'oscurità della terra sia bcpo; dico che la parte oqp sarà più oscura che alcuna parte di tale sferico, perchè il sole vede il tutto de' lati dell'opposita oscurità della terra dc, ed ogni altro suo lato ne vede meno. Provasi per uno degli elementi, che dice: la linea prodotta dal centro del circolo all'angolo della contingenza sarà perpendicolare e cadrà infra due angoli retti; seguita che la linea che vien dal centro x della sfera termina in sc infra angoli retti nel punto o, vede tutta l'oscurità della terra dc, e così tale o è veduto da essa terra; il simile fa p opposito per le medesime cagioni; e così q ed ogni parte che s'interpone infra op, spazio. Ma il q è di più eccellente oscurità per essere in mezzo sopra la terra, che non è l'o od il p, che son più vicini agli estremi di tale oscurità della terra e cominciano a vedere l'orizzonte di esso emisfero e si mischiano col suo lume.


725. Dell'ombra dell'opaco sferico posato sopra la terra.

Ma l'ombra dell'opaco sferico, il quale si posa in contatto colla terra, sarà di maggiore oscurità che l'antecedente, che solamente la vede come suo obietto. Provasi,