Pagina:Leonardo prosatore.djvu/336

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I sensi sono terrestri, la ragione sta fuor di quelli quando contempla.


Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti.


Ogni parte ha inclinazion di ricongiugnersi al suo tutto per fuggire dalla sua imperfezione.

L’anima desidera stare col suo corpo, perchè, sanza li strumenti organici di tal corpo, nulla può oprare nè sentire.


Naturalmente ogni cosa desidera mantenersi in suo essere.


Il nulla è privazion dell’essere.


L’anima mai si può corrompere, nella curuzzion del corpo, ma fa nel corpo a similitudine del vento ch’è causa del sono de l’organo, che guastandosi una cana non resultava per quella del voto buono effetto.


E questo uomo ha una somma pazzia, cioè che sempre stenta per non stentare, e la vita a lui fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.


Or vedi la speranza e ’l desiderio del ripatriarsi e ritornare nel primo caso fa a similitudine della farfalla al lume, e l’uomo che con continui desideri parole sempre con festa aspetta la nova primavera.