Pagina:Leonardo prosatore.djvu/339

Da Wikisource.

335


Ogni danno lascia dispiacere nella ricordazione, salvo che ’l sommo danno, cioè la morte che uccide essa ricordazione insieme con la vita.


Il voto nasce quando la speranza more.


Queste regole son cagione di farti conoscere il vero dal falso, la qual cosa fa che li omini si promettano le cose possibili e con più moderanza, e che tu non ti veli d’ignoranza, che farebbe che, non avendo effetto, tu t’abbi con disperazione a darti malinconia.


Non ti promettere cose, e non le fare, se tu ve’ che, non l’avendo, t’abbino a dare passione.


Facciamo nostra vita coll’altrui morte.

In nella cosa morta riman vita, la quale ricongiunta alli stomaci de’ vivi ripiglia vita sensitiva e intellettiva.


Chi non raffrena la volontà colle bestie s’accompagni.


Non si po avere magior nè minor signioria che quella di se medesimo.


Chi poco pensa molto erra.


Più facilmente si contrasta al principio che fine.