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Pagina:Leopardi, Giacomo – Operette morali, 1928 – BEIC 1857808.djvu/124

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118 operette morali


scarsa, ma ridotta a cosa tanto minima, che ella manca e si annulla, credete voi che la persona sia capace di un sentimento forte? Anzi questo medesimo estinguersi della facoltá di sentire, credete che debba essere un sentimento grandissimo? Vedete pure che anche quelli che muoiono di mali acuti e dolorosi, in sull’appressarsi della morte, piú o meno tempo avanti dello spirare, si quietano e si riposano in modo che si può conoscere che la loro vita, ridotta a piccola quantitá, non è piú sufficiente al dolore, sicché questo cessa prima di quella. Tanto dirai da parte nostra a chiunque si pensa di avere a morir di dolore in punto di morte.

Ruysch. Agli epicurei forse potranno bastare coteste ragioni. Ma non a quelli che giudicano altrimenti della sostanza deH’anima; come ho fatto io per lo passato, e farò da ora innanzi molto maggiormente, avendo udito parlare e cantare i morti. Perché stimando che il morire consista in una separazione dell’anima dal corpo, non comprenderanno come queste due cose, congiunte e quasi conglutinate tra loro, in modo che costituiscono l’una e l’altra una sola persona, si possano separare senza una grandissima violenza, e un travaglio indicibile.

Morto. Dimmi: lo spirito è forse appiccato al corpo con qualche nervo, o con qualche muscolo o membrana, che di necessitá si abbia a rompere quando lo spirito si parte? O forse è un membro del corpo, in modo che n’abbia a essere schiantato o reciso violentemente? Non vedi che l’anima in tanto esce di esso corpo, in quanto solo è impedita di rimanervi, e non v’ha piú luogo; non giá per nessuna forza che ne la strappi e sradichi? Dimmi ancora: forse nell’entrarvi, ella vi si sente conficcare o allacciare gagliardamente, o, come tu dici, conglutinare? Perché dunque sentirá spiccarsi all’uscirne, o vogliamo dire proverá una sensazione veementissima? Abbi per fermo che l’entrata e l’uscita dell’anima sono parimente quiete, facili e molli.

Ruysch. Dunque che cosa è la morte, se non è dolore?

Morto. Piuttosto piacere che altro. Sappi che il morire, come l’addormentarsi, non si fa in un solo istante, ma per