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DETTI MEMORABILI

DI FILIPPO OTTONIERI

capitolo primo

Filippo Ottonieri, del quale prendo a scrivere alcuni ragionamenti notabili, che parte ho uditi dalla sua propria bocca, parte narrati da altri; nacque, e visse il più del tempo, a Nubiana, nella provincia di Valdivento; dove anche morì poco addietro; e dove non si ha memoria d’alcuno che fosse ingiuriato da lui, né con fatti né con parole. Fu odiato comunemente da’ suoi cittadini; perché parve prendere poco piacere di molte cose che sogliono essere amate e cercate assai dalla maggior parte degli uomini; benché non facesse alcun segno di avere in poca stima o di riprovare quelli che piú di lui se ne dilettavano e le seguivano. Si crede che egli fosse in effetto, e non solo nei pensieri, ma nella pratica, quel che gli altri uomini del suo tempo facevano professione di essere, cioè a dire filosofo. Perciò parve singolare dall’altra gente; benché non procurasse e non affettasse di apparire diverso dalla moltitudine in cosa alcuna. Nel quale proposito diceva che la massima singolaritá che oggi si possa trovare o nei costumi, o negl’instituti, o nei fatti di qualunque persona civile, paragonata a quella degli uomini che appresso agli antichi furono stimati singolari, non solo è di altro genere, ma tanto meno diversa che non fu quella, dall’uso ordinario