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Pagina:Leopardi, Giacomo – Operette morali, 1928 – BEIC 1857808.djvu/126

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120 operette morali


Gli altri morti. A noi successe il medesimo.

Ruysch. Cosí Cicerone dice che41 nessuno è talmente decrepito che non si prometta di vivere almanco un anno. Ma come vi accorgeste, in ultimo, che lo spirito era uscito del corpo? Dite: come conosceste d’essere morti? Non rispondono. Figliuoli, non m’intendete? Sará passato il quarto d’ora. Tastiamogli un poco. Sono rimorti ben bene: non è pericolo che mi abbiano da far paura un’altra volta: torniamocene a letto.