Pagina:Leopardi, Giacomo – Pensieri, Moralisti greci, 1932 – BEIC 1858513.djvu/122

Da Wikisource.
116 moralisti greci

vuoi che gli amici ti abbiano caro, egli ti bisogna far bene agli amici; e volendo essere onorato da alcuna cittá, egli ti conviene fare servigio a questa tale cittá; e a volere che tutta la Grecia ti ammiri e ti riverisca per valoroso, ti bisogna studiare di far bene alla Grecia; e perché la terra ti porga copia di frutti, ti fa di bisogno coltivare la terra; e cosí aver cura del bestiame, se tu vuoi che il bestiame ti faccia ricco; e se ti proponi di avanzarti per via della guerra e vuoi poter essere agli amici autore di libertá e gl’inimici domare, ti conviene primieramente apprendere dai dotti e periti le arti della milizia, e poi coll’esercitarle condurti a saperle usare; e in fine se tu vuoi riuscire gagliardo e poderoso del corpo, ti fa di bisogno assuefarlo a ubbidire alla mente, ed esercitarlo con fatiche e sudori’.

Qui la Ignavia riprese a parlare e disse: ‘vedi tu, o Ercole, che aspro e lungo cammino da pervenire ai diletti è questo di cui ti ragiona questa donna? dove che io ti scorgerò alla felicitá per una via corta e agiata’.

E la Virtú soggiunse: ‘o misera, che bene hai tu? o che piacere conosci tu, che per aver beni e piaceri niente ti vuoi adoperare? e quanto è ai piaceri, non aspetti anco che ti nasca il desiderio di quelli, ma ti riempi di ogni cosa innanzi ch’egli ti sia venuto, e prima di aver fame mangi, prima di aver sete bèi; e per mangiare con gusto, procacci e metti in opera i cuochi; per bere saporitamente, attendi a provvedere vini di gran valuta, e in tempo di state corri attorno cercando un poco di neve; per aver sonni dolci, oltre alle coltrici morbide ti procacci anco i letti, e oltre ai letti le panche da sostentarli, perciocché tu non hai volontá di dormire per fatica che abbi durata, ma per non sapere altro che fare. E per godere i piaceri amorosi ti sforzi innanzi al bisogno, usando ogni maniera d’arti e d’industrie, e valendoti indifferentemente di maschi e di femmine, perocché tale è il costume e la dottrina che tu insegni agli amici tuoi; e la notte vai fuori baldanzeggiando e trescando insolentemente, e consumi dormendo la migliore parte del dí. Dalle quali cose è avvenuto che, essendo