Pagina:Leopardi, Giacomo – Pensieri, Moralisti greci, 1932 – BEIC 1858513.djvu/142

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Abbi piú cara una povertá congiunta colla giustizia, che una ricchezza ingiusta. Perocché le ricchezze non giovano all’uomo se non solamente in vita, dove che la giustizia ci fa gloriosi anche dopo morte; e di quelle partecipano ancora i malvagi, ma di questa non possono mai essere a parte. Non avere invidia a nessuno il quale tu vegga far guadagno per via d’ingiustizia, ma piuttosto ama ed onora quelli che scapitano per amore della rettitudine. Imperocché i giusti, quando nessun altro vantaggio abbiano dagl’iniqui, certamente gli vincono nelle buone speranze. Abbi cura di tutto ciò che ti si appartiene, ma sopra tutto di addestrare ed esercitare il senno tuo proprio. Cosa grandissima, contenuta in una picciolissima, si è in un corpo umano una mente buona. Ama e procura l’uso delle fatiche nel corpo, la sapienza nell’animo, acciocché tu possa coll’uno recare ad effetto le risoluzioni prese, coll’altro conoscere i partiti migliori. Nessun detto mai ti esca di bocca, che tu non lo abbi considerato prima nel tuo pensiero; contro all’usanza di molti, nei quali la lingua precorre all’intendimento. Se niuna cosa umana reputerai stabile e ferma, tu non sarai troppo lieto nella fortuna prospera né soverchiamente tristo nella contraria. Non si vuol favellare se non solamente in due casi : o quando la necessitá lo richiede, o quando altri ha piena contezza di ciò che egli è per dire; poiché solo in questi due casi meglio è parlare che tacersi; dove al contrario in tutti gli altri, meglio è il silenzio che la favella. Rallégrati delle prosperitá e dòlgati degl’infortuni moderatamente, ma non lasciare scorgere agli altri né quella tua letizia né questo dolore; perché certo ella è cosa stoltissima tenere le robe riposte e celate in casa, e andare coll’animo scoperto e visibile a tutti. Guardati piú dalla mala fama che dai pericoli, essendo che egli si convenga ai tristi e agli sciocchi temere la fine della vita, agli uomini buoni e savi temere di essere sottoposti