Pagina:Leopardi, Giacomo – Pensieri, Moralisti greci, 1932 – BEIC 1858513.djvu/141

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rire di alcuna tua faccenda con un amico, e ti vergognassi a favellargliene apertamente, favella mostrando che egli sia fatto d’altri, e per questo modo ti verrá conosciuto il parere dell’amico senza scoprirti. Quando tu sei per chieder consiglio ad alcuno sopra i casi tuoi, guarda innanzi tratto come egli si è governato nei casi propri; perché quelli che nei fatti loro provveggono male, non troveranno mai buon partito nei fatti d’altri. A procedere poi consigliatamente in ogni negozio t’indurrá sopra ogni altra cosa il pensiero dei mali che nascono dalla inconsiderazione, nel modo che egli si ha piú cura della sanitá quando altri si ricorda dei patimenti che porta seco la mala abitudine corporale. Imita i costumi dei principi, e va’ dietro a quelle medesime cose cui vanno essi; perch’egli parrá che tu gli approvi e che tu li reputi per esempi da seguitare; onde t’interverrá che la moltitudine ti avrá maggiore opinione, e la grazia di quelli ti verrá conservata meglio. Anco le leggi state poste dai principi ti si convengono osservare, ma tu dèi far conto che la legge piú forte di qualunque altra, sieno i costumi di essi principi; atteso che siccome a quelli che vivono laddove il reggimento è del popolo, bisogna gratificare alla moltitudine, cosi quelli che dimorano laddove è monarchia, deggiono coltivare il re. Assunto a qualche magistrato, non volerti servire di gente trista a nessun ufficio, imperocché le persone daranno la colpa a te del male che faranno quelli. Procaccia di uscire delle amministrazioni pubbliche non piú ricco di prima, ma piú lodato, perciocché la lode dell’universale vai piú che non poche ricchezze. Non intervenire a misfatti e non pigliarne a patrocinare, perché altri penserá che tu faccia di cotali azioni quali saranno quelle agli operatori delle quali tu t’impaccerai di dare aiuto. Fa’ di condurti in grado tale, che tu possa avvantaggiarti dagli altri se tu volessi, ma contèntati della condizione uguale alla loro. Acciocché tu mostri di seguitare il giusto, non per impotenza ma per moderazione d’animo.