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I

DA «LE RIME DI FRANCESCO PETRARCA»

(1826)

1.

MANIFESTO

[attribuito al Leopardi]

Passiamo ora ad annunziare la prossima pubblicazione del Canzoniere del Petrarca, ch’è veramente il Poeta delle donne gentili. Ogni canzone ed ogni sonetto saranno corredati d’una semplice interpretazione, nuda affatto d’ogni erudita digressione, e tale da renderne ad un tempo facilissima l’intelligenza allo straniero poco esperto nel nostro idioma, piú chiari molti passi all’italiano non versato nei modi del dire antico, e fors’anche piú luminose le bellezze a quegli stessi che delle letture dei nostri primi maestri non sono del tutto digiuni. Le donne gentili poi, a cui la natura e l’educazione diedero in supremo grado la squisitezza del sentire, non avranno a temere che sfugga loro il benché minimo di quei tanti delicati concetti che uscivano spontanei dal cuor nobilissimo del Petrarca. 2.

L’AUTORE DELL’INTERPRETAZIONE A CHI LEGGE

Nessuno in Italia, fuori dei letterati (io voleva dir fuori di pochissimi letterati), conosce, né può intendere facilmente la lingua italiana antica. Nondimeno anche le donne italiane, e oltre di ciò un gran numero di stranieri, vogliono leggere il