Pagina:Leopardi - Canti, Starita (corretta), Napoli 1835.djvu/99

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il risorgimento 93

     Qual fui! quanto dissimile
Da quel che tanto ardore,
Che sì beato errore
Nutrii nell’alma un dì!
     45La rondinella vigile,
Alle finestre intorno
Cantando al novo giorno,
Il cor non mi ferì:

     Non all’autunno pallido
50In solitaria villa,
La vespertina squilla,
Il fuggitivo Sol.
     Invan brillare il vespero
Vidi per muto calle,
55Invan sonò la valle
Del flebile usignol.

     E voi, pupille tenere,
Sguardi furtivi, erranti,
Voi de’ gentili amanti
60Primo, immortale amor,
     Ed alla mano offertami
Candida ignuda mano,
Foste voi pure invano
Al duro mio sopor.