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Pagina:Leopardi - Canzone, Bologna, 1820.djvu/6

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     Certo senza divino alto consiglio
Non è ch’ove più lento
E grave è ’l nostro disperato obblio,
A percoter ne rieda ogni momento
20Novo grido de’ padri. Ancora è pio
Dunque a l’italia il cielo, anco si cura
Di noi qualche immortale;
Che poi ch’è questa o nessun’altra poi
L’ora da ripor mano a la virtude
25Rugginosa de l’itala natura,
Tanto e sì strano e tale
È ’l clamor de’ sepolti, e de gli eroi
Dimenticati il nome si dischiude,
O patria o patria, anco in età sì tarda
30Chiedendo se ti giovi esser codarda.