Pagina:Leopardi - Canzoni, Nobili, Bologna 1824.djvu/50

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        Disdegnando e fremendo, immacolata
Trasse la vita intera,
E morte lo scampò dal veder peggio.
Vittorio mio, questa per te non era
170Età nè suolo. Altri anni ed altro seggio
Convien a gli alti ingegni. Or di riposo
Paghi viviamo, e scorti
Da mediocrità: sceso il sapiente
E salita è la turba a un sol confine,
175Che ’l mondo agguaglia. O scopritor famoso,
Segui; risveglia i morti,
Poi che dormono i vivi; arma le spente
Lingue de’ prischi eroi; tanto che in fine
Questo secol di fango o vita agogni
180E sorga ad atti illustri, o si vergogni.