Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/179

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DISSERTAZIONE SOPRA LA LUCE de egli è evidente, che gli specchi concavi debbono rendere i raggi convergenti, e divergenti gli specchi convessi, e che per conseguenza i primi debbono ingrandir l’oggetto, ed impicco¬ lirlo i secondi. Alla Catottrica appartiene la dottrina dei colori. Quelli che diconsi primitivi sono sette vale a dire il 1. rosso, il 2. rancio, il 3. giallo, il 4. verde, il 5. turchino, V 6. indaco, ed il 7. violetto. Questi sono più rifrangibili a misura, che si avvicinano al vio¬ letto, e meno secondo, che si accostano al rosso, il quale è di tutti i colori il meno rifrangibile. La diversa rifrangibilità della luce provenendo secondo il Newton dalla diversa massa, e velo¬ cità delle particelle di luce egli è facile il comprendere come l’anima percepisca le diverse sensazioni dei colori poiché le particelle, che hanno \4i\ maggior velocità, e maggior mole commuovendo più fortemente la retina eccitano nell’anima la sensazione di un colore più vivo quale è il rosso, e così vicever¬ sa. Un corpo poi apparisce di un tal colore allorché, secondo il sistema Newtoniano le sue parti sono disposte in modo da riflettere solamente quelle molecole di luce, che lo compon¬ gono, ed assorbire le altre. Se egli rifletta delle particelle di luce di due, o più specie apparisce di color misto. Se le riflet¬ ta di tutte le specie egli sembra bianco, e nero se non ne riflet¬ ta alcuna. Ed ecco spiegato secondo il sistema Newtoniano la natura, gli effetti, e le proprietà della luce. Altro ora non ci resta che l’esaminare brevemente la natura, e le proprietà del fuoco. Il fuoco non è, che un composto di calorico, e di luce. La combustione non viene in realtà prodotta da alcuna di queste sostanze, ma solamente dalla combinazione del combustibile 205