Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/225

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DISSERTAZIONE SOPRA LA VIRTÙ MORALE IN GENERALE medesimo, e lo stesso può dirsi di altri moltissimi principj, i quali certamente non verranno giammai oppugnati da alcun uom ragionevole. Ed è qui da avvertirsi, che noi intendiam per onesto ciò, che è conforme alle leggi naturali non men, che Di¬ vine, e civili, e per disonesto quello, che a queste si oppone. Po¬ sto adunque tutto ciò noi passeremo a parlare della Virtù Mo¬ rale considerata in tutta la sua estensione senza però raggua¬ gliarne le diverse specie nè dar contezza della loro definizione, il che si opporrebbe a quella brevità, che ci siamo prefissa, e che procureremo mai sempre di mantenere. Parleremo adunque più succintamente, che ci sarà possibile delle leggi dell’azion virtuo¬ sa, della definizione, del soggetto, della materia, delle proprietà, e degli estremi della virtù, e due questioni infine a scioglier pro¬ porremo l’una cioè se le passioni sieno di propria natura cattive, e l’altra se possa alcun’azione chiamarsi indifferente. Le leggi, ossìa quelle ordinanze, le quali prescrivono all’uo¬ mo di fare alcuna cosa, o di astenersi dal (23! farne alcun’altra di- vidonsi in naturali, Divine, e civili. Le leggi naturali son quelle, che ci impongono, o vietano alcuna cosa per mezzo di un certo interno lume, che chiaramente ci mostra qual cosa debba ope¬ rarsi, e qual no. Nè questo lume può mai spegnersi nell’uom ragionevole sicché egli non vegga la deformità, ed empietà di tutte quelle azioni, che alle leggi naturali si oppongono. Le leg¬ gi Divine contengono tutte le leggi naturali, alle quali non ag¬ 251