Pagina:Leopardi - Dissertazioni filosofiche, Antenore.djvu/283

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DISSERTAZIONE SOPRA PERCEZIONE, GIUDIZIO, RAZIOCINIO |i31 Se le proposizioni si considerino in rispetto alla qualità esser possono affermative, o negative, delle quali abbiam già parlato, vere, o false; evidenti, o oscure; certe, o probabili, o dubbie. La proposizion vera è quella, il di cui predicato convie¬ ne al soggetto, come « Dio è onnipotente ». Il contrario dee dir¬ si della falsa. La proposizione evidente è quella, nella quale la unione del predicato con il soggetto chiaramente si manifesta: tale è quella « il giorno è lucido ». Se questa congiunzione non si appalesi manifestamente allo intelletto la proposizione di- rassi oscura. Questa appellasi certa allora quando il predicato è congiunto al soggetto per modo, che ciò non può porsi in dub¬ bio; probabile allora che essa non ha se non un aspetto di cer¬ tezza; dubbia allorquando può dubitarsi se il predicato con¬ venga, o no al soggetto. A conoscer però se la proposizione sia dubbia, o certa, o pro¬ babile, è necessario conoscere la natura del suo soggetto, il che si ottiene per mezzo della definizione, il cui offizio è spiegar brevemente la natura |i4| della cosa definita. Intorno a questa debbe osservarsi precipuamente, i. Che la definizione più chiara sia del definito. ii. Che il definito non si contenga nella definizione medesima. 307