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Di Monaldo e Pierfrancesco Leopardi. |
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Recanati li 26. di Lug.° 1828. |
Mio caro Giacomo.
Ricevetti la vra carina del i.° corr.lc e quindi alli 13. ricevetti
quella degli 8 - Di poi oggi solam.e ho ricevuta l’altra dei 15. e que-
sto insolito ritardo ci aveva messi in grandissima pena. Non sò come
nasca, ma certo dall’essere venuta la lett.a vra col corriere di Roma,
perchè il corriere di Bologna la reca sempre più sollecitamente. Potendo,
impostate le vre lett.c quando il corr.® parte per Bologna, e così
avremo forse qualche angustia di meno. Dopo la mia delli 30. Giug.”
che accusate, io ve ne ho scritte altre due prima di questa, e le riceve-
rete senza meno. Massucci che carteggia continuam.0 con la Toscana
mi dice di indirizzare le mie lett.c Bologna per Firenze e assicura che
vanno così direttami Vedremo.
Noi grazie a Dio stiamo bene, ma i caldi ci abbattono stranamente,
e questa è una estate insolita per la Marca. Dio sà come desidero il
rivedervi, e al vro arrivo conoscerete quanto grande ragione ho per
desiderarlo. Fratanto abbiatevi cura, e scrivetemi. Addio mio caro
Figlio. Ieri, festa del vro Santo invocai la Sua particolare assistenza
sopra di voi. Iddio secondi le povere mie preghiere, e con la sua Bene-
dizione accompagni gli abbracci e la Benedizione del vostro
Affilio Padre
adì 27. In questa mattina ricevo col corriere di Bologna la cara vostra
delli 22.
Caro Giacomo. Ilo letto una parte della vostra Crestomazia che
mi ha assai piaciuto per lo stile. Poco tempo fa sono state stampate
alcune poesie d’un certo giovanetto (Francesco Ilarii) dedicate a Cassi.
Non essendo io ancora in caso di giudicar se son belle ne giudicherete
voi. Alli 18. al di sotto del borgo di S. Francesco s’incendiarono tre
case, che durarono ad ardere più d’un giorno. Alli 23 fù commesso
un furto sacrilego, cioè fù rubata al Duomo la Pisside, e le SS. Parti-
cole furon lasciate sparse nel Ciborio. In queste tre feste è stato fatto
un triduo, ed oggi alle 21 vi sarà una processione simile a quella del
Corpus Domini.
Addio mio Caro Giacomo.
Vro Affmo Fratello.
Ricevei al suo debito tempo anche la cara vra del i°.