Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/170

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ANNO 1317 - LETTERE 85-S7 137 87. Ad A. F. Stella.1 - Milano. Recanati 14 Novembre 1817. Stimatissimo Signore. Il Sig. Acerbi, il Direttore della Biblioteca Italiana, le deve di mio una breve dissertazione in forma di lettera sopra il Dionigi del Mai, la quale non per merito mio ma per la natura del soggetto e la novità delle osservazioni che contiene, mi persuado che sia veramente importante; e cosi ha giudicato, fra gli altri, lo stesso Mai che ne ha copia manoscritta e che, certo per sua bontà contro il mio vero merito, me ne ha scritto lodi eccessive, desiderando molto che si pubblicasse. Non so se Ella, ricuperandola subito dall’Acerbi, possa farla inserire nel prossimo Quaderno dello Spettatore Italiano. Certo è che essa va perdendo molta parte della sua importanza col tardare ad essere pubblicata. Ma Ella farà quello che le piacerà, ed io la metto a sua disposizione. Bensì la prego che voglia darsi pensiero di ritirarla subito, e di fare che il poco di greco che v’è, sia eseguito con diligenza, poiché consistendo in piccoli passi e in minute emendazioni di qualche sillaba o lettera, ogni piccolo errore verrebbe a rendere inintelligibili interi periodi. L’assicuro poi che se io scriverò, come penso, altra simile dissertazione sopra un’altra delle più importanti scoperte del Mai,2 la metterò subito in di Lei potere. Mio padre ha ricevuta la sua pregiatissima dei 25 ottobre.3 Delle copie che restano del secondo Eneide, essendosene esitate cosi po1 Inedita. ’Dall’autografo posseduto dall’illusive maestro A. Toseanini. 2 Persiste in G. l’idea di scrivere sulle principali scoperte del Mai. 3 In essa s’includeva copia di una precedente dello Stella a Monaldo dei 25 giugno andata perduta, dove si chiarivano i conti tra i due» per la regolarità ". Per mettersi al sicuro nell’esazione del suo credito di L. 493,67 (a tanto ammontava il «contarello»), lo Stella senza troppe cerimonie si permise trarre sopra Monaldo due cambiali ili L. 200 ciascuna, scadibili una a line settembre e un» a fine di dicembre ’17 (cfr. le lettere dello Stella nel volume Lettere inedite ecc., I.api, 1888, pp. 113 e 119). Già nel maggio precedente 10 Stella aveva invitato Monaldo, con una sua lettera consegnata a un tale, al pagamento di L. 150 effettuabile in giugno; e Monaldo, sebbene disgustato dal procedere «villano» di quell’emissario stelliano, aveva pagato la ■somma il 10 settembre, cioè appena si presentarono a riscuoterla i Sigg. Passini e C.‘ di Macerata. Ora le due cambiali, di cui sopra, furon presentate a Monaldo soltanto il 29 settembre; e Monaldo, sebbene non gli restasse che un sol giorno alla scadenza della prima, il 30 settembre la pagò puntualmente e accettò l’altra da scadere con l’anno. Tutto ciò risulta da lettera inedita di Monaldo allo Stella in data 30 settembre’17, nella Biblioteca Comunale di Recanati. Se non che, essendo sorte in séguito divergenze tra i conti dello Stella e quelli di Monaldo, esse diedero luogo a screzi ulteriori che fecero troncare i rapporti commerciali e amichevoli tra il conte recanatese e 11 libraio milanese.