Vai al contenuto

Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/216

Da Wikisource.

ANNO 1818 - LETTERE 120-121 181 sudo il core a sgozzarli. Direte: e lo studio? In questi giorni io sono come chi ha Tossa péste dalla fatica o dal bastone: tanto ho. l’animo fiacco e rotto, che non son buono a checchessia. Godo che Bologna vi piaccia ancora tanto da non sapere come ve ne staccherete. Fate conto che sia Recanati. Allora 11 pigliarvene subilo un puleggio, Un zucchero yarravvi di Ire cotte.1 Ma quando sarete a Recanati, fate conto che sia Bologna. Intanto amatemi, e, come vi ho detto, se potete senza fastidio, prima di arrivare scrivetemi. Addio addio. 123. Di Pietro Giordani. Bologna 15 Agosto 11818]. Giacomino caro. Vi scrissi prima eli partire dii Vicenza: vi ho scritto «Ino righe anche di qua. Mi è grave non veder puro unii vostra parola. Che è mai questo? Fatemi grazia di scrivermi, o di farmi scriver subito da qualcuno un motto: perché se mai fosse mutai a la vostra intenzione, o più non vi calesse che io venga da voi, io me ne andrei a Roma dalla parte di Toscana, dove molte cagioni mi chiamano, le quali io posponevo unicamente al gran desiderio mio (che credevo anche vostro) di essere con voi.2 Dunque, per l’amor che vi porto, mandatemi una riga subito: fatemi sapere di vostra salute; fatemi sicuro che mi vogliate bene, quantunque io non sappia dubitarne, poiché io sento pure ili qual modo io vi amo. Se voi non avete mutato animo, tengo di vedervi prima che agosto sia del tutto passato. Ricordatemi al signor padre, e al fratello: ricordatemi a voi stesso; che pur non dovreste dimenticarvi chi tanto di cuoro vi ama. Addio, Giacomino dilettissimo. l£-l. Di G. B. Sonzogno.3 Milano il 15 Agosto 1818. Sig. Conte Giacomo Leopardi. Non mi aspettava dalla Sua nobile cortesia meno di quanto I’ è piaciuto di rispondermi 4 sulle rispettose proposte, che mi presi la libertà di farle; ed a riscontro della leale o candida esposizione sua, chieggo la grazia che mi permetta di aggiungere (pianto segue. Primieramente, per ciò che riguarda i frammenti di Dionigi di Aliearnasso, io reputo buona avventura per le lettere, e per la mia Collana, ch’essa abbia lavorato già intorno ai medesimi. Perciocché ho tanta fidan1 Da questi versi dol Malmantile racquinlato del Lippi, adattati al contesto, veniamo a conoscerò un’altra delle letture fatto dii G. 2 Giacomo gli aveva scritto, a Bologna, il 31 luglio (n. 120); e poi, mentre questa lettera ingiustamente permalosa del Giordani viaggiava, gli aveva riscritto il 14 (n. 122), manifestandogli la sua ansia impaziente di vederlo. Non aveva quindi punta ragione il Giordani di mort iticore e accorare il povero Giacomo che cosi amorosamente lo aspettava, co’ suoi dubbi offensivi e con la minaccia di voltare per Roma senza toccare Recanati. 3 Dall’autografo, nello Nazionale di Napoli. 4 Con la lett. 119.