Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/62

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ANNO 1816 - LETTERA 12 31 servirla anche rii altri, solo ch’ella mi mostri di desiderarli, e mi accenni gli argomenti sopra i quali le occorrebbero. Siccome io non ho rigettato che il saggio di traduzione annesso al Mosco,1 converrà o dopo terminato l’inserimento della Batracomiomachia,’- o quando meglio tornerà, porre nello Spettatore l’epigramma sopra Amore errante, e P Idillio che ha per titolo II Bifolchetto, le quali due cose sono nel libretto del Mosco prima dell’indicato saggio. È necessario pubblicarle perché mancano al compimento delle poesie di Mosco, e sono state promesse da me nel discorso preliminare inserito nel n° 67 dello Spettatore. Se il sig. Tosi si compiacesse, per mantenere la nostra amicizia, e per istruirci dei tanti aneddoti e notizie letterarie che égli conosce, di scriverci qualche lettera, ci farebbe cosa molto gradita.3 Le scrivo a piedi il titolo di un libro che si desidera. Ella mi creda suo vero servo ed amico. Titolo del libro che si desidera prontamente per ispedizione al prezzo medio dei tre annunziati: Porphyrii, Eustbii, Philonis Judaei Optra et Fragmenta novissime detecta. Mediolani, typis regiis, 1816. / e mandata a pubblicare nel medesimo Spettatore. È curioso che G. avesse supposto sotto quelle duo siglo il conte Francesco Cassi, suo zio cugino; il quale però lo rassicurò togliendogli ogni dubbio sull’ingiusto sospetto. — Questo saggio do]l’Odissea è adunque la prima cosa (non potendo contarsi la traduzione poetica di alcune poesie greche stampate in Reeanati poco innanzi per nozze Torri-Santacroce, e lo Notizie iatoriche e, geografiche nulla città e chiesa arcivescovile di Damiata, stampate da I. Rossi in Loreto nello stess’anno; perché limitate alla piccola cerchia del luogo nativo), con la quale G. si annunziò al mondo letterario. Dico ciò quanto all’effetto; poiché nell’ini tenziono la precedono i due articoli coi quali G. voleva presentarsi nella Biblioteca italiana, giornale che fu a lui tanta causa della sua famosa «conversione» letterario. Questi due orticoli, inviati da G. nel maggio ’10, sono: quello sul disegno del Bellini e quollo in risposta a madama de Staël (v. la lettera precedente dell’Acerbi, pp. 28-29, nota 3. 1 Tra gli articoli già inviati allo Stella, cui si accenna qui sopra, dopo il Saggio dell’Odissea, venne il Discorso sopra Mosco (stampato nello Spettatore, quad. 57 del 31 luglio ’10), che servi come di preambolo alla traduzione degl’Idilli di Mosco, comparsa successivamente nei quadd. 58, 59, CO del tomo VI, o quadd. 61, 65 del tomo VII. Cosi il Discorso come il volgarizzamento poetico degl ’Idilli erano stati composti prima deWOdissea, e assai più di questa biasimati dall’autore poco dopo la stampa. Nell’esemplare dello Spettatore conservato nella Biblioteca domestica, si vedono fatte a penna da G. al testo della traduzione parecchie correzioni. 2 II lavoro sulla Batracomiomachia, compiuto nel ’15 e inviato allo Stella probabilmente insieino col Frontone, aveva cominciato a pubblicarsi nello Spettatori’, quad. 63 del 31 ottobre, col Discorso proemiale: nel quad. 65 del 30 novembre comparve la Traduzione del poemetto, in 4 canti e in sosta rima. 3 II Tosi era stato compagno dello Stella nel viaggio e nella visita a Recanati.