Pagina:Leopardi - La virtù indiana, manoscritto, 1811.djvu/43

Da Wikisource.
D’innanzi a gli occhi miei! quai mostri asconde

Nel suo seno il Mogol!... Barbaro cielo!...
155Misero Padre!... egli pur ora in braccio
Al periglio fatal... ma dove, o Numi,
Dove il valor sen fugge?... andiam si serbi
Al trono il rege, il genitore al figlio,
La mia vita si sprezzi, e solo, oh cieli,
Solo il padre si salvi... [Trae la spada]


Scena Sesta.
Soldati in lontano, e detti.


Soldati.  160A l’armi, a l’armi,
Osnam. Quai voci!
Amet-Schah.  Amico, andiamo, il grido è questo
De l’esercito ostile, è giunta omai
L’ora estrema per noi, moriam da forti
Scampo al perir non v’è, con fermo petto
165Il periglio s’affronti, il regno, il trono
Con noi commune abbian la sorte, allato