Pagina:Leopardi - La virtù indiana, manoscritto, 1811.djvu/44

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Ambi cadrem trafitti, altra salute

Non resta a noi, che il non sperarne alcuna,
Non più si tardi andiamo. [S’incammina seguito da Osnam.]


Scena Settima.
Zarak con spada nuda, e detti.


Zarak.  [Trattenendoli.] Oh Dio, fermate
170Dove il passo volgete? ah tutto innonda
L’orrore, il lutto, lo spavento, il sangue;
Già fu Delly, furo i Mogoli, e il grande
Onor del nostro nome, il tutto cadde
Allo spirar d’avversa sorte ovunque
175Scorre il barbaro acciaro armati, ed armi
Versa il campo nemico, empio, e ribelle
E stragi mesce, e vincitore insulta
Nizam crudele, per sua man trafitto
Giace là nel suo sangue...
Amet-Schah.  Ah taci, intendo,