Pagina:Leopardi - La virtù indiana, manoscritto, 1811.djvu/9

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Prefazione


Se non è nuovo l’intreccio di questa Tragedia, giova almeno il credere, che nuovo ne sia il soggetto. Un Monarca Indiano sbalzato dal suo trono vacillante, ed ucciso per mano di un traditore; un principe, che ad onta de’ Regicidi ascende sul soglio paterno e giunge perfino a conciliarsi gli animi istessi dei suoi nemici: ecco lo scopo, a cui si diriggono le parti tutte di questa Tragedia. Vedesi, che ella è tratta in parte dal Serse del P. Saverio Bettinelli. Ella non è che fondata sul vero, e adorna nel restante di quanto puo esser atto a maggiormente rilevare l’empietà del traditore, o la virtù del Protagonista dell’azione. In essa cercai di seguire religiosamente il precetto di Orazio

...Sit quod vis simplex duntaxat et unum.


Non la formai per tal cagione che di tre soli atti. Se alcuno perciò dar mi volesse la