Pagina:Leopardi - Opere I, Le Monnier, Firenze 1845.djvu/17

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NO AGLI SCRITTI, ALLA VITA KD AI COSTUMI si compone della storia de’suoi pensieri e delle sue azioni, quella di un grande scrittore in particolare si compone della storia solamente de’suoi pensieri. E però la breve notizia che ora si dà del grande scrittore Giacomo Leopardi, non potrà versarsi in viaggi, battaglie ed altri casi strani e romorosi, ma nel modo onde c l’universo successivamente gii apparve ed egli il venne successivamente manifestando. Giacomo Leopardi nacque in Recanati, città della Marca di Ancona, a dì 29 di giugno 1798, da Monaldo Leopardi, conte, e da Adelaide dc’marchesi Antici. Ebbe a maestri, nei primi studi di umanità, Giuseppe Torres, poi, in quelli di umanità e di filosofia insieme, Sebastiano Sanchini, l’uno e l’altro ecclesiastico. Col primo studiò fino a’nove anni, col secondo fino ai quattordici; e dato un pubblico saggio di filosofia, non ebbe più altro maestro al mondo che la vasta biblioteca de’ suoi maggiori. Quivi (già provetto nella propria lingua e nella latina) imparò miracolosamente da se stesso non solo la francese, la spagnuola e l’inglese, ma ancora, quel ch’è assai più, la greca e l’ebraica, nella quale giunse insino a disputare con alcuni dotti ebrei anconitani. Il grande ingegno consta di due elementi quasi incompatibili, una gran fantasia e un gran raziocinio. La rarità della congiunzione di questi due elementi, e la frequenza della loro separazione, forma la rarità dei grandi ingegni c la frequenza dei mediocri. E poiché lo scibile altro non è che l’applicazione dell’ingegno umano, cioè della congiunzione di que’due elementi, all’universo, il Leopardi, in cui quella congiunzione fu mara-