Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/120

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merabili — 56 — sono ricompensate abbondantemente dalla fama, dalle lodi e dagli onori che frutta a questi egregi spiriti la loro grandezza, e dalla durabilità della ricordanza che essi lasciano di se ai loro posteri. 5 ANI. Ma coteste lodi e cotesti onori che tu dici, li avrò io dal cielo, o da te, o da chi altro? NAT. Dagli uomini : perché altri che essi non gli può dare. ANI. Ora vedi, io mi pensava che non sapendo fare 10 quello che e necessarissimo, come tu dici, al commercio cogli altri uomini, e che riesce anche facile insino ai più poveri ingegni; io fossi per essere vilipesa e fuggita, non che lodata, dai medesimi uomini; o certo fossi per vivere sconosciuta a quasi tutti loro, come inetta al consorzio umano. 15 NAT. A me non è dato prevedere il futuro, né quindi anche prenunziarti infallibilmente quello che gli uomini sieno per fare e pensare verso di te mentre sarai sulla terra. Ben è vero che dall’esperienza del passato io ritraggo per lo più verisimile, che essi ti debbano perseguitare coll’ invidia; 20 la quale è un’ altra calamità solita di farsi incontro alle anime eccelse ; ovvero ti sieno per opprimere col dispregio e la noncuranza. Oltre che la stessa fortuna, e il caso medesimo, sogliono essere inimici delle tue simili. Ma subito 5 AM queste — questi — gli — 6 A Cielo — 9 Or — far — 17 AMF Bene— 16 AMF dalla — 19 AMF colla — A invidia, — 21 AMF o vero — 22 non curanza I ricompensate dalla fama e dalle lodi che [dalla fama, dagli onori e dalle lodi — dagli onori d. f. e d. I.] 3 dalla memoria — 4 alle generazioni avvenire — 5 Ma questa fama e queste lodi — 7 ché [poic Mi - le — 10 necessario — 11 altresì facile — 12 essere dispregiata — 13 pregiata, da’ — certo che io non sarei conosciuta da quasi niuno di loro, per essere inetta al — 16 prenunziarti quello — 17 vivrai [sarai nel mondoJ — 21 o vero che ti sieno per opprimerti