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ma volta — 217 — sua potenza. Imperocché non è dubbio che esso nello stato primitivo e selvaggio, si dimostra per lo più serio, come (anno gli altri animali ; anzi alla vista malinconico. Onde io sono di opinione che il riso, non solo apparisse al mondo dopo il pianto, della qual cosa non si può (are controversia 5 veruna; ma che penasse un buono spazio di tempo a essere sperimentato e veduto primieramente. Nel qual tempo, né la madre sorridesse al bambino, né questo riconoscesse lei col sorriso, come dice Virgilio. Che se oggi, almeno dove la gente e ridotta a vita civile, incominciano gli uomini a IO ridere poco dopo nati; (annoio principalmente in virtù del- 1’ esempio, perché veggono altri che ridono. E crederei che la prima occasione e la prima causa di ridere, fosse stata agli uomini la ubbriachezza ; altro effetto proprio e particolare al genere umano. Questa ebbe origine lungo tempo 15 innanzi che gli uomini fossero venuti ad alcuna specie di civiltà; poiché sappiamo che quasi non si ritrova popolo cosi rozzo, che non abbia provveduto di qualche bevanda o di qualche altro modo da inebbriarsi, e non lo soglia usare cupidamente. Delle quali cose non è da maravigliare ; 20 considerando che gli uomini, come sono infelicissimi sopra tutti gli altri animali, eziandio sono dilettati più che qualunque altro, da ogni non travagliosa alienazione di mente, dalla dimenticanza di se medesimi, dalla intermissione, per 2 A selvaggio — 3 A animali, — 6 A veruna, — 7 A tempo — 11 A nati, — 13 A ridere — 14 A ubbriachezza, — 17 A civiltà, — 20 A maravigliare, — 23 A altro 1 facoltà — che gli uomini sono naturalmente e nello stato [uomini naL e nello — si dimostrano ordinariamente] — 3 e anzi all' aspetto — 3-4 io per me stimo — 5 della quale — 6-7 essere primieramente conosciuto e pro(vato) — 8 né questo la riconoscesse col riso [riconoscesse lei sorridendole] — 9-12 Virgilio. E crederei — 11 per virtù — 12 vergendo — 13-4 fosse agli — 22 ancora sono — 24 medesimi, e dalla
