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Muse. opp. tom. 2, pag. 376. Origene, contro Cels. lib. 3,
cap. 32.
0 In proposito di quest’ uso, il quale è comune a molti
popoli barbari, di trasfigurare a iorza le teste; è nota-
5 bile un luogo d’ Ippocrate, de Aere, Aquis et Locis, opp.
ed. Mercurial. class. 1, pag. 29, sopra una nazione del
Ponto, detta dei Macrocefali, cioè Testelunghe; i quali
ebbero per usanza di costringere le teste dei bambini in
maniera, che elle riuscissero più lunghe che si potesse: e
10 trascurata poi questa pratica, nondimeno i loro bambini
nascevano colla testa lunga: perché, dice Ippocrate, cosi
erano i genitori.
6 Vedi il Vert-vert del Gresset.
7 Sus vero quid habet praeter escam ? cui quidem, ne
15 putisceret, animarti ipsam, prò sole, datam dicit esse Chry- i
sippus. Cicerone, de Nat. Deor. lib. 2, cap. 64.
8 Città favolosa, detta altrimenti El Dorado, la quale 1
immaginarono gli Spagnuoli, e la credettero essere nell’ Ame- i
rica meridionale, tra il fiume dell’ Orenoco e quel delle
20 Amazzoni. Vedi i geografi.
Vedi nelle gazzette tedesche del mese di marzo del
1824 le scoperte attribuite al sig. Gruithuisen.
10 Vedi Macrobio, Salumai, lib. 3, cap. 8. Tertulliano,
Apologet. cap. 15. Era onorata la luna anche sotto nome I
25 maschile, cioè del dio Luno. Sparziano, Caracall. cap. 6 I
et 7. Ed anche oggi nelle lingue teutoniche il nome della
luna è del genere del maschio.
7 A Teatelunghe, — 9 A potei««. — Il A lunga, — 13 Quej/alj
nota manca In AM — 17 AMF Eli Dorado (In carattere tondo) —-Il
19 AMF Orenocco — 21-2 Manca In AM — 26 Ed anche oggi ecc. è j
aggiunta di F
6-7 dell'Aiia — 8-9 in modo che riu»c. — 14-16 Non erano riferite
te parole dt Clc.
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