Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/9

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PROEMIO




I.


Se si volesse considerare le Operette morali come una raccolta delle varie parti, in cui il libro a primo aspetto ci si presenta diviso, sarebbe tutt’altro che agevole stabilirne la cronologia. Certo, non sarebbe consentito di starsene alle indicazioni fornite con perentoria precisione dallo stesso autore innanzi alla terza edizione iniziata a Napoli nel 1834. «Queste Operette», egli diceva, «composte nel 1824, pubblicate la prima volta in Milano nel 1827, ristampate in Firenze nel 1834 coll’aggiunta del Dialogo di un Venditore di almanacchi e di un Passeggero, e di quello di Tristano e di un Amico, composti nel 1832; tornano ora alla luce ricorrette notabilmente, ed accresciute del Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco scritto nel 1825, del Copernico, e del Dialogo di Plotino e di Porfirio, composti nel 1827»1. Intanto, non tutte le Operette furono pubblicate la prima volta a Milano nel ’27; giacché tre di esse, come «primo saggio», avevan già visto la luce a Firenze nel gennaio 1826, nell’Antologia2, e quell’anno stesso erano state riprodotte a Milano nel Nuovo Ricoglitore. Ed è pur vero che tutte le Operette, ad eccezione di quelle che nella notizia testé riferita sono assegnate dall’autore al ’25, al ’27 e al ’32, furon composte nel 1824; perché l’autografo originale, che è tra le carte leo-

  1. Scritti letterari, ed. Mestica, II, 386; cfr. pag. 388.
  2. N. 61, pp. 25-43. — VI