Pagina:Leopardi - Operette morali, Milano 1827.djvu/105

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111 ALOCO DI UN FISICO eC. vorrebbero potervene aggiungere, benché dello stesso colore: perchè tengono per fermo che muti sassolino sia così nero come 1’ ultimo* E questi tali, àfo\ cui numero sono anch’io> potranno aggiungere in effetto molti sassolini alla loro vita , usando l’arte' che si tdbstra in questo mio libro. met. Ciascuno pensi ed operi a suo talento : è anche la morte non mancherà di fare a suo modo. Ma «e tu vuoi, prolungando la vita, giovare agli uomini veramente; trova un* arte per la quale siéno moltiplicate di nuttiéro e di gagliardia le sensazioni 'ed azioni loro. Nel qual modo , accrescerai propriamente la vita umana, ed empiendo quegli smisurati intervalli di tempo nei quali il nostro essere è piuttosto durare che vivere, ti potrai dar vanto di prolungarla. E ciò senza andare in cerca dell* impossibile, o usar violenza alla natura , anzi secondandola. Non pare a te che gli antichi vivessero più.di noi, dato ancora ché, per li pericoli gravi e continui che solevano correre, morissero comunemente più presto?.E farai grandissimo ^beneficio agli uoinini : la» cui vita fu sempre, non dirò felice, ma tanto meno infelice, quanto più fortemeiate agitala, e in maggior parte occupata ^ senza dolore nè disagio. Ma piena d’ozio e di tedio, che è quanto dir vacua, dà luogo a creder verà quella sentenza di Pirrone, che dalla vita alla‘morte non è divàrio. Il che se io cropfèssi, ti giuro che la morte mi spaventerebbe non poco. Ma in £ne, la vita debb’esser viva, cioò vera vita; o la morte la supera incomparabilmente di pregio.