Pagina:Leopardi - Operette morali, Milano 1827.djvu/262

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TE' a53 ves ìgitur, dice, beatissime pater, ni faìlor, diu- tissime. E nel. corpo dell’opera, avendo cercato in un capitolo intiero cur Pontifìcum supremorum nullus ad Petri annos pervenerit, ne intitola un altro in questo modo: Iulius III papa videbit annos Petri et ultra; liuius libri, prò longaeva ho- minis vita ac christianae religionis commodo, immensa utilitate. Ma il Papa morì,, cinque anni ap~ presso, in età di sessantasette. Quanto a se, il medico prova che se egli per caso non passerà o non toccherà il centesimoventesimo anno della età sua, non sarà sua colpa, e i suoi precetti non si 1 dovranno disprezzare per questo. Si conchiude il libro con una ricetta intitolata, Iulii III vitae lon? r gaevae ac semper sanae consilium. .Pag. gì. (i^) Vedi Luciano, Dial. Menip. et Gliiron. opp. tom. i, p. 3i4» Pag. 92. (18) Pindaro, Pyth. od. 10, v. 46 segg. Slrabone, lib. i5, p. 710 et seq. Mela> lib. 3, cap. 5. Plinio, lib’. 4» cap- ia io fine. Ivi. (19) Plinio, lib.-6, cap. 3o; lib. 7, c. a. Arriano, Indie, cap. 9. Pag. 95. (no) Lettres pbilosophiques, lett. 11. Ivi. (21) Suida, voc. Aswot Pag. 97. (aa) Ebbe Torquato Tasso, nel tempo à,élla infermità della sua mente, un opinione simile a quella famosa di Socrate; cìoh credette vedere di tratto in tratto uno spirito buono ed amico, e avere con esso lui molti e lunghi ragionamenti. Così leggiamo nella vita del Tasso descritta da Giambattista Manso : il quale si trovò presente a uno di 1 a54 i