Pagina:Leopardi - Puerili e abbozzi vari, Laterza, 1924.djvu/270

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264 nota

fantilità di quella scrittura e l'evidente maturità del fanciullo, che a undici anni traduceva Orazio «nei metri dell'originale» (che son poi, come è facile indovinare, metri fantoniani), è più eloquente di molti discorsi e di molte disquisizioni.

Parecchi eruditi sono stati di contrario avviso, e ormai i più di questi scritti sono pubblicati; onde è chiaro che almeno i noti non potevano mancare in una compiuta edizione delle Opere. Nessuno forse riuscirà a indovinare i criteri seguiti fin qui nella scelta, fatta quasi sempre saltuariamente, in mezzo a quei quaderni restati in tanta parte inediti. Comunque, io non potevo, né avrei voluto, stamparli tutti. Mi son contentato di riprodurre quel che era già più o meno noto, aggiungendo soltanto poche pagine inedite, che mi son parse più curiose e caratteristiche.


II


Verso i quattordici anni, il giovinetto, abituato saviamente a una cura meticolosa dei suoi quaderni, non solo li conservava tutti, ma giungeva a compilarne un elenco, che qui riproduco dal volume degli Scritti vari inediti (tratti dalle carte napoletane, p. 405 sgg.). E un indice che m’è parso utile illustrare, aggiungendo a ciascun numero, tra parentesi quadre, una minuta descrizione dei quaderni autografi conservati nella biblioteca familiare, ai quali esso si riferisce. Quei quaderni e quei fogli volanti, riordinati e inventariati dal Della Vecchia, bibliotecario della Leopardiana, furono già descritti dal Piergili (nei Nuovi documenti più volte citati), che per altro non conosceva allora questo Indice, al quale io mi sono attenuto.


INDICE

delle

produzioni di me giacomo leopardi dall'anno 1809 in poi.

(Recanati).


1. Latinae exerciiationes variae. — Quasi tutte queste sono produzioni della mia fanciullezza e però assai imperfette, come queste che seguono immediatamente.