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D’ISABELLA ANDREINI. 51

cano le cagioni, si moltiplicano ancor gli effetti. Si vede per chiara esperienza, che ’l Sol è uno, e da splendore à tutto ’l Mondo. Amor è un solo, & arde tutti i cuori; dunque, perche non poss’io seguace d’Amore amar più d’una? sarò io forse il primo, ch’abbia ciò fatto? certo nò. Poiche molti Poeti amanti si son compiacciuti di lasciar scritto d’haver portato due fiamme nel cuore in un sol tempo. Quetatevi dunque Signora mia, e piacciavi di credere, che bench’io ami un’altra, non mi rimango d’amar voi.


Dell’Intelletto.


O

NON men falso nel cuore, che ne gli argomenti, pensate voi forse, che bench’io sia roza, e ’nesperta, habbia da esser per ciò tanto ignorante, ch’i’ non discerna il nero dal bianco? Io sò di non sapere, con tutto ciò, perche la verità risplende ancora nelle bocche de gl’ignoranti, m’ingegnerò pur di rispondervi. Voi dite che la volontà è libera, e che può voler quel ch’ella vuole, e seguitando vorreste farmi creder vera la vostra menzogna: ma io rispondendovi, dico, che secondo molti giuditiosi, non è la volontà libera; ma l’intelletto, il quale può veramente intender tutte le cose; ma essendo legato da questi sensi, non può intender più d’una cosa in un medesmo tempo; e se gli amanti sono sciolti da tutte le qualità humane, per antico privilegio d’Amore, e se molte cose (come dite) in lor si trovano, che ne gli


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