Pagina:Lettere (Andreini).djvu/205

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LETTERE

fronte, che ’l continuo affligervi è quasi un’irritarvi il Cielo contra. In vece di pianger pregate, che pregando alla bell’anima accrescerete pace. Ringratiate Iddio di quanto ei fà, che in tal modo potrete esser sicuro d’ottener quiete, e di rimaner consolatissimo nelle avversità di questo Mondo.


Contraposti amorosi honestissimi.


D

OLCE Signora sola radice d’ogni mio bene, e d’ogni mio male. Se per lunga servitù quello s’ottiene, che si desidera, spero pur anche un giorno, di conseguir il giusto fine, de gli honesti miei desiderij, perch’io vò considerando meco medesimo, e dico. La mia bella, e gratiosa donna, o m’ama, o nò. Se m’ama si muoverà a pietà de’ miei dolori, se non m’ama, ella è donna, e conseguentemente mutabile, potrebbe amarmi, o le potrebbe increscer del mio lungo penare. Non attribuisca la mutabilità ad ingiuria, ch’io non hò intentione se non, ch’ella si muti di male in bene, e di bene in meglio, oh, se ciò avviene qual contento mi s’apparecchia. Non hà dubbio, che dispiacendovi il mio male potete agevolmente rimediarvi, stando nella vostra libera volontà, non sol’il mio bene, e ’l mio male: ma la mia vita, e la mia morte. Questi ò cuor mio (se tanto mi concedete, ch’io dica) sono i miei pensieri, e voglia Amore, che non siano fallaci: ma fallaci non sarebbono ogni volta, che po-


teste