Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/284

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nella citta del sogno 277

sono, questi boulevards lontani, che bisogna andare a pescare, o per cui si passa soltanto, così, per caso, cercando un amico sulla rive gauche o andando a visitare una chiesa, un giardino pubblico, un cimitero?... Chi se ne cura di questi boulevards secondarii, molto secondarli, insignificanti, diciamo così? I veri, i soli boulevards non sono che i sei boulevads del centro di Parigi, che si distendono, come due grandi braccia di sette chilometri, avendo, in mezzo il nodo della vita parigina, cioè il Teatro dell’ Opera, che si distendono, tre a diritta, tre a sinistra e, in due curve molli e larghissime, di un disegno perfetto, in modo che si passa dall’ uno all’altro, in un movimento di vita meraviglioso, i sei boulevards che corrispondono ai nomi: Madeleine; Capucines; Italiens; i; Poissonniére e Bonne Nouvelle. E fra questi il più grande, il più ricco, il più bello, il più squisito, l’ineffabile boulevards non è quello, forse, des Italiens?