Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/297

Da Wikisource.
290 lettere d’una viaggiatrice

cosa di così originale, che nulla vi può rassomigliare: un crogiuolo ardente, dove entra il denaro, e vi sparisce, e si trasforma in quella cosa che domina, sola, grande, alta, invincibile, la società muliebre francese, cioè la toilette.

Abbastanza tranquilla e silenzicsa, sino all’una pomeridiana, solamente attraversata da vetture che vanno altrove, la rue de la Paix non si anima che dalle due in poi: da quell’ora, sino alle sei, alle sette pomeridiane vi si circola con difficoltà grande. Lungo i due marciapiedi si collocano due file, a manca e a dritta, di carrozze ferme: le signore le hanno lasciate lì, sono lassù, dal sarto, dalla sarta, dalla modista, dalla lingére a scegliere, a provare. Man mano, le signore arrivano da tutte le parti, si fermano innanzi a tutte le vetrine, in gruppi silenziosi, sorridenti o pensose, entrano in tutte le botteghe con un passo rapido e deciso, o con un andar molle di persona indecisa, si ficcano in tutti i portoni, rapidamente,