Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/315

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308 lettere d'una viaggiatrice

capelli che qualcuno, forse, avea baciati, in un’ora di amore, e che, ora, sulla testa di quel cadavere sconosciuto, nessuno riconosceva e che facevano fremere di orrore e di pietà, una straniera venuta di lontano, che, domani, sarebbe stata lontana! Ora, io, ogni tanto, in qualche moménto di pensiero solingo, in tanta vita febbrile, rivedo solo quella chioma biondo castana, arruffata, e sento che, più tardi, in qualche momento di sogno, rivedendo questo periodo di mia esistenza, essa mi riapparirà, e ancora mi dirà una ignota istoria di dolore e di orrore!


Un senso di profonda pietà per i morti sconosciuti, vittime orrende della vita orrenda, la riverenza per quell’augusta cosa che è la Morte, ha dettato un decreto per cui la Morgue è chiusa alla morbosa curiosità della folla, al cinico sogghigno di coloro che cercavano colà, solo un pascolo alla loro ferocia. La Morgue è chiusa per tutti coloro che, non essendovi