Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/360

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la terza strofa 353

se mai aspiraste invano, da anni, e sempre invano, a una liberazione completa e profonda dei sensi e dello spirito, e la realizzaste poco o giammai; se mai voi sentiste il desiderio urgente, invincibile della fuga, della disparizione, della elevazione alle cime supreme, lontane dagli uomini, vicine al Cielo, vicine a Dio che le dette a noi, per consolazione del corpo e dell’anima; se mai soffriste di questo male segreto che è l’amore della montagna, voi, leggendo la parola di Mignon, la terza domanda, più poetica, più nobile, più austera e più misteriosa, proverete il gusto delle lacrime pungervi gli occhi e amareggiarvi le labbra. Conosci tu il sentiero della montagna? Così canta Mignon: e la sua voce si smorza in un sospiro, in un singulto. Così voi, se mai poteste rompere i legami che vi avvincono alla città calda, opprimente, male odorante, piena di facce scialbe e di visi nemici che vi dan l’odio della umanità: così voi, se per una sola volta poteste svincolarvi e godere un bene schietto e semplice. Misteriosamente s’inchina, Mignon e chiede a Wilhelm Meister: Conosci tu il sentiero della montagna?