Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/382

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Saint-Jean de Gressoney, luglio...


S’inganna chi crede Gressoney un ritrovo estivo mondano di belle signore, elegantissime nei loro molli e lievi vestiti di seta, finemente giapponesi nella forma, nei candidi vestiti di aeree battiste, coi grandi cappelli piumati, bizzarramente incurvati sulla pettinatura ondulata, irreprensibile, con le leggiere scarpette di capretto nero: s’inganna chi lo crede un ritrovo di giovanotti e di uomini maturi elegantissimi, che sfoggiano alla mattina i più fantastici tout-de-même dai colori tenuissimi o assolutamente bianchi, e che, alla sera, nel pranzo, indossino lo smocking. Qui fa freddo, fa freddo sul serio, come nella fine di autunno, nei paesi me-