Pagina:Lettere e testimonianze dei ferrovieri caduti per la patria, 1921.djvu/16

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Il 30 Maggio ’17 è ferito gravemente in una dolina di prima linea da un colpo che gli ha asportato il braccio sinistro; dopo qualche giorno muore nell’Ospedale di Soleschiano. Così ne scrive al padre il Cappellano del Reggimento: « Avevo visto il povero Caneschi tante volte su in linea sempre svelto e lieto e la sua immagine dolorante di povero Cristo ora mi sta davanti agli occhi e mi tormenta il cuore. Coraggio, mio signore. Le porgo i vivi sensi di condoglianza a nome del Colonnello Comandante il 3° Reggimento Artiglieria da Montagna e del Comandante la 50a Batteria ». CAPPUGI Luigi, Manovale del Controllo Merci, Soldato 13° Fanteria

In guerra dal 13 Maggio ’16, partì per il fronte ai primi d’Agosto, dopo la presa di Gorizia, e vi trovò la morte nei combattimenti per assicurarci il possesso delle colline circostanti. Caduto il 16 Agosto per ferita di arma da fuoco alla testa, dopo pochi giorni di trincea.

CASINI Guido, Applicato dell'Ufficio Contabilità Prodotti, Sergente 60° Fanteria

In guerra dall’Ottobre ’15. Sceso dal Grappa il 12 Giugno del ’18, fu colpito mortalmente, tre giorni dopo, mentre saliva in posizione al Montello.